di Lorenzo Dorato
Finalmente da qualche settimana si parla anche in Italia in
modo più cosciente, limitatamente, sia chiaro, ai canali informativi più di
nicchia, del TTIP: il Transatlantic Trade and Investment Partnership,
trattato di libero commercio in via di sottoscrizione tra Unione europea e
Stati Uniti.
A grandi linee e al netto delle valutazioni quantitative
specifiche, lo spirito, le intenzioni e gli obiettivi che muovono il trattato,
nonché i suoi effetti distributivi sono evidenti, prevedibili e di grave portata.
Il trattato è un tassello molto rilevante di quel vasto
processo di apertura indiscriminata delle economie nazionali agli scambi con
l’estero avvenuto negli ultimi 30-40 anni. Per capirne la portata e le conseguenze vale dunque la pena
ripercorrere brevemente la storia e la logica di tale processo.